Museologia e storia del collezionismo (Triennio CBC)

Docente: Raffaella Fontanarossa
  • Frequenza: Obbligatoria
  • Tipologia: Teorico
  • Durata (ore): 45
  • Crediti Formativi: 6
  • Livello: Triennio
RIFERIMENTI PER LA DIDATTICA A DISTANZA

in preparazione 

OBIETTIVI

Conoscenze e abilità da conseguire

Obiettivi generali: attraverso la storia dell’istituzione museale e con un approccio pluridisciplinare, lo studente è condotto alla comprensione della nascita del concetto di museo e della sua trasformazione con particolare attenzione alla situazione italiana e internazionale dal secondo dopoguerra ad oggi.

Obiettivi specifici: acquisire la capacità di analizzare criticamente le singole realtà museali, individuandone forme tipologiche, giuridiche e di gestione ai fini conoscitivi, di tutela, di restauro e di valorizzazione.

Risultati dell'apprendimento attesi

Obiettivi generali: acquisire gli strumenti storici, metodologici e critici della disciplina

Obiettivi specifici: acquisire la capacità di analizzare criticamente le realtà museali e espositive con particolare attenzione alle pratiche correlate ai dispositivi allestitivi.

PROGRAMMA

A lungo istituzione italiana, quindi europea e americana, il museo ha attraversato definitamente gli oceani solo alla fine del XIX secolo: in Cina, Giappone, Corea come in Africa (in quella subsahariana in particolare) esso è un’istituzione assai recente e in decisa evoluzione.

La maggior parte dei novantacinquemila musei registrati oggi nel mondo, essendo stati creati dopo il 1960, ha meno di sessant’anni, mentre in alcune delle citate aree essi, benché in rapida espansione, sono ancora istituzioni pressoché sconosciute.

Il museo fin qui conosciuto non è perciò più lo stesso e non rappresenta più i medesimi temi di quello lasciatoci in eredità, in Europa, dell’età moderna: i suoi argini si sono da tempo rotti, facendo debordare l’esperienza museale fuori dall’architettura del museo, al di là degli steccati accademici e imponendone la sua dimensione sociale nel presente.

In questi primi anni Venti del nuovo millennio i musei hanno ricevuto un’attenzione fin qui mai registrata in tutta la loro storia. Lungi dal rivelarsi “cimiteri dell’arte” destinati all’oblio, come s’era profetato a più riprese tra Otto e Novecento, immaginando o perfino teorizzando la fine di questa particolare istituzione di stampo illuminista, essi dominano, anche con la loro crescita esponenziale dall’altro capo del mondo, l’attuale panorama culturale.

Al pari dei loro gemelli eterozigoti, biblioteche e teatri, ma anche di giardini botanici e parchi archeologici, i musei si configurano tra i più stimolanti luoghi per esercitare il pensiero, per prendere coscienza. I musei sono tra i maggiori servizi di formazione del sapere e di produzione della cultura.

Il corso di museologia rende conto di queste problematiche nella prospettiva storica e metodologica transculturale e transnazionale, con particolare attenzione all’evoluzione del concetto di patrimonio culturale e, quindi, di museo, nel superamento della visione eurocentrica e con riferimento alla museologia post-coloniale.

Perché da qualunque punto di vista ci si approcci allo studio di collezioni e musei si potrà costatare che, almeno a partire dal XV secolo, esse si sono qualificate come fra i luoghi più importanti da cui sono scaturite le grandi innovazioni culturali. Un’evidenza che in molti paesi (non in tutti) forse è ancora in atto.

La prima parte del corso sarà orientata a focalizzare alcuni momenti salienti della storia del collezionismo d’arte e di archeologia, dall’abate Suger, alle collezioni papali e medicee, ai protomusei.

La storia moderna dei musei, analizzata attraverso alcuni casi di studio, dal Louvre al British Museum ai musei medio e estremo orientali e a quelli in costruzione in Sud Africa, costituirà anche l’occasione per affrontare le problematiche relative all’attuale dibattito museologico e museografico.

Infine una parte monografica del corso verterà sulla museologia italiana del dopoguerra introdotta a partire dall’analisi dei musei civici genovesi di Franco Albini, Franca Helg e Caterina Marcenaro.

TESTI DI RIFERIMENTO

 

Fontanarossa, Collezionisti e musei. Una storia culturale, Torino, Einaudi, Mappe BIG 2022

MODALITA' DI ACCERTAMENTO FINALE

L’esame finale è orale e prevede una valutazione in trentesimi.

L’esame di svolgerà attraverso colloqui individuali. Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito il linguaggio proprio della disciplina e di averne compreso la metodologia e l’evoluzione. Le domande verteranno sui libri indicati nella bibliografia propedeutica e di approfondimento e sugli appunti delle lezioni.

Gli studenti che durante l’esame dimostreranno, tramite elaborazione personale dei temi proposti e abilità nell’esposizione degli stessi, di aver assimilato gli obiettivi didattici esposti, otterranno un punteggio elevato. Gli altri studenti che daranno prova di aver acquisito i principali contenuti e strumenti propri della disciplina e che li esporranno con un eloquio meno puntuale supereranno comunque l’esame. Gli studenti che durante il colloquio non sapranno articolare i contenuti del corso, né dare conto della bibliografia proposta, non supereranno l’esame.

Inoltre:

  • la dimostrazione del possesso di una visione organica dei temi affrontati a lezione o all'interno dei testi d'esame congiunta alla loro utilizzazione critica, di una padronanza espressiva e del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30);
  • la conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, scarsa capacità di sintesi e di analisi e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27);
  • lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza (18-22).
  • lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.

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